Versione Accessibile Vai
Home Page Home Page
Presentazione Veg*anismo Vivisezione Pelle e Pellicce Circhi e Zoo
Caccia e Pesca Animali domestici Animali selvatici Iniziative E noi?
 
Home : Vivisezione: Articoli: Mitologia VII

Articoli sull'antivivisezionismo

 
Introduzione [ 2 ]
Perchè no
Contraddizioni
 
Moderna mitologia [ 7 ]
Mitologia I
Mitologia II
Mitologia III
Mitologia IV
Mitologia V
Mitologia VI
Mitologia VII Articolo Corrente
 
Inutilità [ 0 ]
Nessun articolo presente in questa sezione.
 
Sofferenza [ 0 ]
Nessun articolo presente in questa sezione.
 
Pericolosità [ 1 ]
Costo umano
 
La guida di VIVO [ 4 ]
VIVO - Introduzione
VIVO - Parte 1
VIVO - Parte 2
VIVO - Parte 3
 

Vivisezione - Una mitologia moderna - Parte VII

Mito 12 – I futuri medici e veterinari hanno necessità di esercitare la loro abilità chirurgica su animali vivi.

Questa affermazione è di difficile confutazione, ma fortunatamente questo tipo di vivisezione non viene praticato in questo Paese. In Gran Bretagna infatti i futuri chirurghi veterinari operano su animali vivi esclusivamente se tale tipo di cura risulta necessaria, contrariamente a quanto avviene in altri Paesi, come ad esempio negli USA, dove vengono sottoposti ad operazioni chirurgiche animali perfettamente sani. Gli studenti britannici di medicina non hanno più fatto uso di animali nelle esercitazioni sin dal diciannovesimo secolo. Il Regno Unito segna la via in molte aree nelle quali il benessere animale viene messo in discussione, come dimostrato in questi esempi, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Mito 13 – Non ci dovrebbero preoccupare gli animali sottoposti a sperimentazione dal momento che molti di più sono gli animali destinati all’alimentazione.

Con questa affermazione si sottintende che si può giustificare l’accettabilità morale della vivisezione in base allo sfruttamento degli animali in altri campi. Si potrebbe quindi, ma si spera che ciò non avvenga, ripetere lo stesso ragionamento per giustificare la caccia alla volpe o i combattimenti tra cani.

L’osservazione che gli animali posti in condizioni di sofferenza (e se non credete che nel Regno Unito gli animali destinati all’alimentazione soffrano dovreste documentarvi sui moderni metodi di allevamento intensivo in questo Paese) e costretti a morire per diventare cibo sulle nostre tavole sono molto più numerosi di quelli utilizzati per qualunque altro scopo, inclusa la vivisezione, è del tutto legittima.. Potreste anche ragionevolmente obiettare che gli anti-vivisezionisti che mangiano carne sono incongruenti , ma non si può fare due più due e giungere così alla conclusione che la vivisezione sia utile o moralmente accettabile.

Fondamentalmente, ci si può anche chiedere se la sperimentazione animale sia giusta o sbagliata, ma la risposta non ha alcun legame con la questione se sia giusto o meno nutrirsi di animali.

Naturalmente non sorprende che una buona parte degli attivisti che si battono contro la vivisezione siano anche vegetariani, che lo stiano diventando o perlomeno che ci stiano pensando. Avete mai pensato di diventare vegetariani? È facile se lo si diviene poco per volta, nel corso di mesi o persino di anni. Francamente non mi è mai piaciuto particolarmente mangiare carne ma, essendo parte della nostra cultura, ne siamo condizionati fin da bambini. Anche una volta stabilito il legame esistente tra la carne, quale alimento, e gli animali, veniamo riassicurati che il maiale/agnello/pollo hanno una vita felice e che vengono soppressi in modo indolore allo scopo di fornirci qualcosa di cui non potremmo fare a meno.

Capisco, si pensava che io parlassi di vivisezione. Bene, il punto è che se pensate che la vivisezione sia moralmente sbagliata, avete il diritto di dirlo qualunque siano le vostre abitudini alimentari. Se credete che, in generale, gli esperimenti condotti sugli animali siano non necessari e/o fuorvianti e/o controproduttivi avete il diritto di dirlo chiaramente, qualunque cosa abbiate mangiato per colazione. Mi spiace dover ammettere che è valido anche il contrario: potete essere dei vegetariani in seguito ad una scelta di tipo etico ed avere il diritto di pronunciarvi a favore della vivisezione.

Per quanto riguarda i dati statistici, sebbene siano veramente molto più numerosi gli animali destinati alle nostre tavole rispetto ai due milioni e mezzo, nel solo Regno Unito, destinati ogni anno alla sperimentazione (cifre tratte dalle pubblicazioni governative degli ultimi anni), è anche vero che tale numero è decisamente elevato e che la vita di tali animali è degna di considerazione.

Mito 14 – La lotta contro la vivisezione non è una causa a favore del progresso.

È esattamente il contrario. Chi pone all’attenzione tale punto di vista, lo sosterrà spesso con l’argomentazione “nazista” di cui si è trattato in precedenza. Il movimento anti-vivisezionista è veramente una causa in progresso, in ogni senso. È in progresso perché è sostenuta da un numero sempre crescente di pensatori moderni ed è in progresso anche in base ai passi avanti fatti a partire dalle atrocità del passato, le quali vengono oggi apertamente condannate persino dalla maggior parte dei vivisettori.

Se la vivisezione non fosse continuamente sottoposta ad un rigido esame dal movimento anti-vivisezionista, le condizioni degli animali da laboratorio oggi sarebbero ben peggiori di quelle attuali.

Mito 15 – Animali come gatti, cani e primati in genere non vengono utilizzati per gli esperimenti nel Regno Unito.

Sebbene sia vero che i mammiferi più comunemente utilizzati nella sperimentazione animale sono ratti e topi, vengono usate anche molte altre specie, compresi gatti, cani e scimmie. Alcuni primati, come ad esempio gli scimpanzè non vengono più utilizzati in Gran Bretagna da diversi anni ma altri, come ad esempio i babbuini ed i macachi, sono ancora sfruttati. Tra i cani, la razza più comunemente usata è invece quella dei beagle, in virtù del loro docile carattere.

Mito 16 – La maggior parte dei ricercatori sono amanti degli animali ed è questo il motivo per cui essi lavorano con gli animali stessi.

Vi prego di scusarmi mentre mi rialzo da terra dopo essermi a lungo rotolato dalle risate! Vi perdonerò per aver pensato che questa me la sia inventata, ma la verità è che l’affermazione sopra riportata è stata seriamente avanzata. È buona come battuta quasi quanto quella che ho sentito una volta riguardo gli animali da fattoria. In tale occasione fu detto, in tutta serietà, che sarebbe una crudeltà se smettessimo di mangiare carne, perché tutti quegli animali da fattoria allevati allo scopo di fornirci nutrimento non avrebbero più ragione di esistere!

Mito 17 – Ogni abuso sugli animali verrebbe scoperto dagli ispettori governativi.

Sarebbe bello poterci credere ma le esperienze passate ci dimostrano che le cose non vanno in questo modo. Come esempio, consideriamo il caso dell’Huntingdon Life Sciences (HLS), una vasta organizzazione che esegue ricerche in appalto, i cui laboratori sono presenti in America e in Gran Bretagna. Mentre il laboratorio dell’HLS presente nella contea di Cambridge era oggetto di un indagine segreta in tema di crudeltà sugli animali da parte di Channel 4, esso fu sottoposto a controllo DUE volte da parte degli ispettori governativi. In passato HLS è stato il soggetto di non meno di 5 scoop giornalistici. Si può parlare di abuso animale istituzionalizzato?

3 – Riferimenti bibliografici

1. The Thalidomide Children and the Law (I figli del Talidomide e la Legge)

Un servizio giornalistico del Sunday Times. 1973

ISBN 0-233-96538-6

2. Professor George Teeling-Smith. In un saggio intitolato “A Question of Balance” (Un problema di equilibrio).

Association of the British Pharmaceutical Industry (ABPI – Associazione industriali farmaceutici britannici). 1980

3. Pediatrics (Pediatria), Apr. 1968, Vol. 41, No. 4, pp.765-776

Los Angeles Times – Mercoledì 20 dicembre 2000

4. Thalidomide: Potential Benefits and Risk (Talidomide: potenziali benefici e rischi)

Seminario scientifico aperto al pubblico

Finanziato da National Institues of Health (Istituto Nazionale per la Salute), FDA 1997

5. Arsenic: Medical and Biological Effects of Envroinmental Pollutants (Arsenico: effetti medici e biologici degli inquinanti ambientali). Pagina 192

The Committee on Medical and Biological Effects of Envroimental Pollutants (Comitato per gli effetti medici e biologici degli inquinanti ambientali).

National Research Council (Consiglio Nazionale per la Ricerca) 1977

6. The Christian Children Fund Of Great Britain (CCF – Fondo cristiano per l’infanzia, sezione della Gran Bretagna) – http://www.ccfgb.org.uk

7. Animal Liberation (Liberazione animale). Peter Singer, Pimlico 1995 [N.d.T – La più recente pubblicazione del testo di Singer in lingua italiana: Liberazione Animale, Peter Singer – Ed. Il Saggiatore, 2003 – 300 pagine illustrate a cura di P. Cavalieri, prezzo di copertina € 8,50]

8. Thalidomide: a brief history (Talidomide: una breve storia). R.W. Smithells, C.G.H. Newman. J. Med. Genet. (Giornale di medicina genetica). 199229:716-23

Tratto dal sito: www.catleugh.freeserve.co.uk

Versione originale: http://www.catleugh.freeserve.co.uk/vivmyths.htm

Importante: tutti gli articoli sono stati riprodotti per gentile concessione dei rispettivi autori. Consultate la pagina originale per informazioni sul copyright dei singoli pezzi. Il fatto che degli autori ci abbiano autorizzati a pubblicare i loro articoli non implica in alcun modo che condividano tutte le idee espresse in questo sito.

Introduzione
Articoli
Dati e statistiche
Link utili
Risorse
Giù la maschera!
Cosa Fare

"Sono disgustato dalla frequenza dei più orribii esperimenti volti a determinare i fatti più evidenti.. evidentemente portati avanti solo per l'interesse della 'ricerca' e la reputazione che essa porta." -- Alfred Russell Wallace (co-scopritore della teoria dell'evoluzione)

 
/* Contattaci */