Versione Accessibile Vai
Home Page Home Page
Presentazione Veg*anismo Vivisezione Pelle e Pellicce Circhi e Zoo
Caccia e Pesca Animali domestici Animali selvatici Iniziative E noi?
 
Home : Vivisezione: Articoli: VIVO - Parte 1

Articoli sull'antivivisezionismo

 
Introduzione [ 2 ]
Perchè no
Contraddizioni
 
Moderna mitologia [ 7 ]
Mitologia I
Mitologia II
Mitologia III
Mitologia IV
Mitologia V
Mitologia VI
Mitologia VII
 
Inutilità [ 0 ]
Nessun articolo presente in questa sezione.
 
Sofferenza [ 0 ]
Nessun articolo presente in questa sezione.
 
Pericolosità [ 1 ]
Costo umano
 
La guida di VIVO [ 4 ]
VIVO - Introduzione
VIVO - Parte 1 Articolo Corrente
VIVO - Parte 2
VIVO - Parte 3
 

Cosmetici e sperimentazione animale - Parte I

1. Cosa viene definito prodotto cosmetico e cosa impone la legge

È necessario definire cosa si intende per "prodotto cosmetico", perché la legge impone procedure specifiche per i cosmetici e per i farmaci, diverse tra loro.

Un cosmetico è definito tale solo se ha un'azione locale (pelle, occhio, ecc.). Se può invece reagire con l'organismo ed essere metabolizzato, è scientificamente da considerare un farmaco, anche se poi viene venduto come cosmetico. Dipende quindi dal tipo di ingrediente: un ingrediente ad alta penetrazione entrerà in contatto con organi interni e quindi subirà anche i test per farmaci, un ingrediente a bassa penetrazione solo quelli per cosmetici. Quindi varia da caso a caso (circa nel 50% dei casi sono necessari test specifici per farmaci).

Direttiva 92/32/CEE per test di tossicità

Per proteggere uomo e ambiente, la direttiva europea 92/32/CEE prevede, per ogni nuova sostanza chimica, approfonditi studi chimici, fisici e tossicologici, che usano test su animali.

Questa direttiva impone, per l'etichettatura delle sostanze chimiche, i seguenti test:

  • di tossicità acuta (alte dosi della sostanza sotto test vengono somministrate agli animali in una unica volta. Es. LD50)
  • di tossicità ripetuta (dosi più basse per periodi di tempo più lunghi)
  • di tossicità cronica (dosi basse per tutta la vita dell'animale)
  • di mutagenesi (la capacità della sostanza sotto test di far mutare le cellule dell'organismo)
  • di teratogenicità (la capacità della sostanza di creare difetti nella prole)
  • di cancerogenicità (la capacità di creare il cancro).

Oltre a questi test, gli ingredienti dei prodotti cosmetici e dei farmaci sono sottoposti anche ad altri test, regolati da altre direttive. I test di base imposti da questa direttiva vanno comunque eseguiti su ogni nuova sostanza chimica. Se e quando i test su animali specifici per i prodotti cosmetici verranno aboliti, questo non porterà all'abolizione totale dei test su animali per questi prodotti, perché rimarranno obbligatori i test di base, che vengono eseguiti per qualsiasi sostanza chimica: olio per la macchina, inchiostro per le penne, additivi alimentari, detersivi, ecc.

Questa direttiva è dotata di un allegato tecnico che specifica i test da usare, e che prevede l'adeguamento al progresso tecnico. Questo significa che è già previsto dalla direttiva che i metodi di test si adeguino alle nuove scoperte e tecnologie, e che i metodi senza uso di animali possono quindi entrare di diritto tra quelli utilizzabili.

Per introdurre l'uso di metodi senza animali, non risulta quindi necessario modificare la normativa 92/32/CEE ma soltanto il protocollo sperimentale presente nell'allegato 2 sostituendo quello attualmente basato su prove di sperimentazione animale con un protocollo che si avvalga di metodologie che non facciano uso di animali.

Direttiva 76/768/CEE sui cosmetici

È la direttiva che impone di utilizzare animali per i test specifici per gli ingredienti dei prodotti cosmetici. Gli ingredienti già presenti in commercio nel 1976, anno di approvazione della direttiva, sono stati elencati in una lista detta "Positive List": queste sostanze non necessitano di ulteriori test per poter essere usate in un prodotto cosmetico. Quindi, i cosmetici che hanno come ingredienti solo le sostanze della Positive List sono gli unici che sicuramente non incrementano il numero di animali usati dopo il 1976.

Per i test specifici per i cosmetici, l'animale più utilizzato è il coniglio. Di seguito sono indicati alcuni dei test utilizzati per i prodotti cosmetici.

Effetto tossico da valutare Irritazione dell'occhio
Test su animali Draize test oculare: la sostanza viene posta nell'occhio dei conigli immobilizzati e viene lasciata per ore o giorni, valutando l'infiammazione dell'iride e la distruzione della cornea.
Metodo sostitutivo Test di Bettero: utilizza lacrime umane in coltura

Effetto tossico da valutare Irritazione della pelle
Test su animali Draize test cutaneo: come sopra, ma sulla pelle tosata e/o scorticata. Si valuta l'irritazione provocata dalla sostanza
Metodo sostitutivo Skin2: utilizza una speciale coltura di pelle umana

Effetto tossico da valutare Corrosione della pelle
Test su animali Come sopra ma si valuta, anziché l'irritazione, la distruzione della pelle.
Metodo sostitutivo Corrositex: utilizza una speciale membrana e rivelatori chimici. VALIDATO

Effetto tossico da valutare Fototossicità (interazione con la luce e conseguenti effetti tossici)
Test su animali Valutazione di danni cellulari
Metodo sostitutivo Colture di tessuto per valutare le reazioni e i danni

Effetto tossico da valutare Fotoirritazione (interazione con la luce e conseguenti effetti irritanti)
Test su animali Valutazione delle irritazioni della pelle dopo l'esposizione alla luce
Metodo sostitutivo Solatex PI: utilizza una speciale membrana e indicatori chimici

Effetto tossico da valutare Assorbimento percutaneo (azione di penetrazione nell'organismo)
Test su animali Valutazione, dopo l'uccisione dell'animale, dell'accumulo nell'organismo a partire dall'applicazione sulla pelle
Metodo sostitutivo Pelle umana in coltura

Solo uno dei test alternativi senza uso di animali è stato validato dall'ECVAM, organismo Europeo designato a tale scopo, dal 1992 al 2002: il Corrositex. Sono stati validati anche altri metodi, che non usano animali vivi, ma usano cellule di animali. Prevedono quindi una minor sofferenza per l'animale, che non viene usato da vivo, ma ne prevedono comunque l'uccisione. Inoltre, da un punto di vista scientifico, questi test continuano ad avere lo stesso difetto di quelli "in vivo" su animali: usano una specie diversa da quella target (l'uomo) e quindi il risultato non è affidabile. Molto più sensato e scientificamente valido sarebbe invece usate cellule e tessuti umani.

La battaglia legale: la Direttiva 93/35/CEE sui cosmetici

Cronistoria e situazione attuale

La Direttiva 93/35/CEE sui cosmetici, adottata nel giugno 1993, come sesto emendamento della direttiva 76/768/EEC, ha tra i suoi scopi quello di eliminare le prove su animali specifiche per gli ingredienti dei prodotti cosmetici, e per il prodotto finito. La storia di questa direttiva è stata lunga e travagliata: la sua reale applicazione è sempre slittata di 2 anni in 2 anni, in quanto subordinata alla convalida (o "validazione", neologismo utilizzato in gergo per indicare il processo di approvazione ufficiale di un metodo alternativo) di metodi alternativi, e alla fine non è mai avvenuta.

Fin dall'adozione di questa Direttiva è apparso chiaro lo "scontro" in atto tra Parlamento Europeo e Commissione: mentre da una parte il PE chiedeva l'applicazione effettiva della direttiva stessa, la Commissione affermava l'impossibilità di tale applicazione a causa della non esistenza di metodi alternativi - secondo il giudizio della Commissione - sufficientemente sicuri.

Una prima data per l'entrata in vigore del divieto di uso di animali per i test cosmetici (ingredienti e prodotto finito) era stata fissata per il 1 gennaio 1998. Ad ogni scadenza, la data è stata posposta di 2 anni per volere della Commissione.

Al primo gennaio 1998 è stata invece ipotizzata dalla Commissione la preparazione di una proposta per il divieto di utilizzo di animali per i soli test sul prodotto finito, in quanto la Commissione ha rilevato che in questo campo non erano più necessari test su animali, allo stato corrente del progresso tecnologico. Questo divieto non è comunque mai stato effettivamente sviluppato e posto in essere.

Nei successivi rapporti di PE e Commissione, si può notare che, quello che il PE chiede, e che viene puntualmente rifiutato dalla Commissione è:

  • il divieto di realizzazione e commercializzazione di prodotti contenenti ingredienti testati su animali
  • l'obbligo di etichettatura "Testato su animali" per i cosmetici i cui ingredienti e/o il prodotto finito sono stati testati su animali dopo l'entrata in vigore della direttiva.

Il Consiglio, nel febbraio 2002, si dichiara sostanzialmente d'accordo con la Commissione: le due istituzioni arrivano così a un accordo pieno tra loro, in contrasto netto coi voleri del PE.

Nel maggio 2002 il PE reitera le sue posizioni, e non si dichiara d'accordo con le posizioni di Consiglio e Commissione.

Nel luglio 2002 La Commissione rifiuta nuovamente le richieste del PE.

Il 27 gennaio 2003, dopo la terza lettura da parte del Consiglio, è stata approvata la seguente proposta:

  1. Divieto assoluto di test su animali (per gli ingredienti) entro il 2009, in tutti i paesi dell'UE
  2. Divieto di vendita di cosmetici che usano ingredienti testati su animali (in qualunque paese siano stati prodotti) per la maggior parte dei test entro il 2009
  3. Divieto di vendita per tutti i cosmetici testati su animali comprese le 3 aree rimaste escluse dal punto precedente (tossicocinetica, tossicità riproduttiva, tossicità a dosi ripetute) entro il 2013, ma con possibilità di slittamento se non sono stati sviluppati test alternativi adeguati.

Ogni Stato membro ha 18 mesi per mettere in pratica questa proposta o una più restrittiva.

Proposte pratiche per l'immediato futuro

Quello che a nostro avviso ha finora impedito l'abolizione dei test su animali per i prodotti cosmetici è una intrinseca debolezza del processo di validazione previsto per i test di tossicità.

La validazione è il processo che stabilisce l'affidabilità e la rilevanza di un metodo. L'affidabilità consiste nella riproducibilità dei risultati nello stesso laboratorio e tra laboratori diversi, e la rilevanza è la misura dell'utilità e della significatività del metodo per un certo scopo.

I test di validazione sono molto lunghi e onerosi (possono durare anche anni), e poggiano su una base scientificamente inaccettabile: un metodo si ritiene valido quando fornisce per certe sostanze risultati simili a quelli ottenuti, in passato, per le stesse sostanze mediante animali da laboratorio. Dal punto di vista scientifico questo è insensato, perché i risultati vanno confrontati con quelli noti sull'uomo, non sugli animali (perché animali di specie diverse danno comunque risultati diversi tra loro). Inoltre, non ha senso confrontare i dati ottenuti da un organismo in toto con quelli di una coltura cellulare umana. Questi ultimi sono parziali, ma danno informazioni CERTE per l'uomo, i primi sono più completi ma danno informazioni completamente incerte (e quindi irrilevanti) riguardo all'effetto sull'organismo umano.

Va inoltre notato che tutti i test su animali già in uso non sono MAI stati validati (e in effetti la correlazione dei risultati da essi ottenuti e quelli ottenuti sull'uomo è molto bassa, spesso statisticamente irrilevante), ma entrano di diritto lo stesso nelle linee guida, accettate a livello mondiale, dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OECD - Organization for Economic Cooperation an Development).

[ Continua... ]

Tratto dal sito: www.consumoconsapevole.org

Versione originale: http://www.consumoconsapevole.org/07cosmetici-b.html

Importante: tutti gli articoli sono stati riprodotti per gentile concessione dei rispettivi autori. Consultate la pagina originale per informazioni sul copyright dei singoli pezzi. Il fatto che degli autori ci abbiano autorizzati a pubblicare i loro articoli non implica in alcun modo che condividano tutte le idee espresse in questo sito.

Introduzione
Articoli
Dati e statistiche
Link utili
Risorse
Giù la maschera!
Cosa Fare

"Un giorno il mondo guarderà la ricerca sugli animali come adesso guarda la ricerca sugli esseri umani." -- Leonardo Da Vinci

 
/* Contattaci */